Il senso di responsabilità ai tempi del Corona virus

In tempi come questi, è necessario saper gestire la propria esistenza.

Questo significa essere disposti ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni ed il
conseguimento dei propri obiettivi; occorre dunque assumersi la responsabilità della propria vita e
del proprio benessere.

Sembra molto difficile esserlo, specialmente in questo periodo dove quasi da un momento all’altro
ci hanno tolto praticamente tutto, lavoro, libertà di movimento, relazioni sociali, divertimento ….
ma lascia che ti dica una cosa, adesso più che mai è importante riconoscere la propria responsabilità
verso sé stessi.

In vari corsi di gestione del personale (anni ed anni fa) la prima cosa che mi insegnarono era il
significato della parola “responsabile”; in parole povere significa “abile a dare risposte”

Ora ti faccio una domanda: quanto ti ritieni responsabile? E verso te stesso?


I tempi sono in velocissimo cambiamento, utilizziamo questo periodo di “pausa” per imparare a gestire la nostra vita, la nostra mente, attraverso un modo nuovo di interpretare noi stessi in un contesto che sarà, anzi, lo è già, nuovo.

Tutto quello che una volta pensavi non ti riguardasse, tutto quello che non era nel tuo “orticello”, tutto quello che non ti competeva, adesso, non è più così. Ti dovrai abituare a rivedere i tuoi schemi comportamentali, il tuo assetto mentale con tutte le tue credenze e le tue mentalità.

Non c’è nulla che la tua volontà non possa fare, a meno che tu non ti giustifichi dietro ad un limite.

La famosa “zona di comfort” costituita da tutta una serie di abitudini ripetitive e diciamolo pure, automatiche ci ha creato una sorta di bambagia dove fino a qualche giorno fa, era veramente difficile togliersi, anche se eravamo coscienti che il cambiamento era da fare.

Ora il cambiamento globale è in atto e anche tu cambi notevolmente, alcune abitudini vengono stravolte, certi ritmi non ci sono più, le nostre relazioni sociali sono ridotte.

E’ il momento giusto per ridefinire AL MEGLIO il tuo settaggio mentale.

Alla base di tutto occorre portare
consapevolezza della propria situazione, recuperare o mantenere armonia ed equilibrio il più
possibile a livello di autostima in modo tale da evitare al massimo quelle che possono essere le
conseguenze psicologiche a questo terribile momento. Solo così sarai pronto a ripartire ancora più forte, ancora più creativo, ancora più vitale!

Il senso di responsabilità è essenziale per l’autostima e ne è anche un riflesso od una manifestazione.

Nathaniel Branden nel suo libro “ I sei pilastri dell’autostima” cita:

“La pratica del senso di responsabilità implica che si realizzino questi punti fondamentali:
• sono responsabile della realizzazione dei miei desideri
• sono responsabile delle mie scelte e delle mie azioni
• sono responsabile del livello di consapevolezza che metto nel mio lavoro
• sono responsabile del livello di consapevolezza che metto nelle mie relazioni
• sono responsabile del mio comportamento con gli altri, colleghi di lavoro, soci, clienti,
coniuge, figli, amici
• sono responsabile di come uso il mio tempo
• sono responsabile delle qualità delle mie comunicazioni
• sono responsabile della mia felicità personale
• sono responsabile dell’accettazione o della scelta dei valori secondo cui vivo

• sono responsabile dell’innalzamento della mia autostima

Ho ritenuto interessanti alcune affermazioni sopracitate che vanno portate a coscienza più che mai
in questi giorni e che possono essere spunti di riflessione, preziosi per la propria crescita personale.
Molto spesso si pensa alla parola “responsabilità” come a “colpa”; vorrei invece portarti a riflettere
invece sul significato di “essere il soggetto causale” delle proprie azioni e quindi spostare un’inutile colpa (o senso di colpa) su un valore più positivo ed attivo come quello di essere il protagonista principale della propria esistenza.

Sono responsabile delle mie scelte e delle mie azioni.

Ogni volta che sai di essere responsabile delle tue scelte, ne sei la fonte.

Prova ad affermartelo quando scegli ed agisci. Ti puoi aiutare facendo questo semplice esercizio:
prova a dare per almeno sette volte il finale a questa frase
“Se assumessi la piena responsabilità delle mie scelte e delle mie azioni ….”

Sono responsabile del mio comportamento con gli altri, colleghi di lavoro, soci, clienti,

coniugi, figli, amici

Il comportamento che tu assumi verso gli altri è una scelta solo ed unicamente tua. Nel comportamento non c’è soltanto il tuo modo di porti ma anche di essere rispettoso, di essere
coerente, ciò che dici se corrisponde a verità e anche del modo in cui interagisci con gli altri.
Quando cerchi colpe in giro sul tuo comportamento, eviti semplicemente le tue responsabilità.

Sono responsabile di come uso il mio tempo

In questa riflessione ti invito a pensare a come pensi di gestire il tuo tempo nella quotidianità,
quante energie utilizzi e tutto questo implica il valore di affermare o smentire la responsabilità che
si ha nell’usare il proprio tempo.
Ti faccio un esempio: se affermi che il tuo partner è la cosa più importante della tua vita eppure con lui/lei ti senti solo e passi tutto il tuo tempo invece al bar con gli amici, è utile che affronti le tue contraddizioni ed alle sue implicazioni.
Oppure se il mio lavoro sta nel ricercare nuovi potenziali clienti ma passo tutto il giorno a perdermi in stupidaggini che non producono alcun reddito, evidentemente c’è qualcosa che non va a livello di
gestione di tempo e di energie.
Faccio un’altro esempio attuale? Se dici che non hai mai tempo per dedicarti alle tue passioni (ad
esempio la lettura) ma in questi giorni che sei praticamente fermo e chiuso in casa,passi la maggior parte del tuo tempo in chat oppure passi delle ore sui social, è evidente che c’è qualcosa che non funziona in temini di coerenza e quindi di chi è la responsabilità?

Sono responsabile della qualità delle mie comunicazioni

Anche qui l’azione di comunicare è mia responsabilità. Comunicare e parlare sono due cose molto
differenti. Quando decido di comunicare, faccio attenzione al tono della voce, ai vocaboli che uso o che non voglio usare e creo un modulo comunicativo che sia facile da capire o se voglio rivolgermi ad un determinato tipo di persone, che sia comprensibile per loro.
Quando comunico, non metto solo in atto un pensiero od un concetto che conosco ma anche lo trasmetto con modalità fonetiche ed espressive, oltre che utilizzare termini particolari o tecnici e mi accerto di essere stato compreso.
Come vedi comunicare implica un senso profondo di responsabilità la cui fonte è sempre di colui che la aziona.

Il peggior crimine che possiamo commettere contro noi stessi non è negare i nostri difetti ma la nostra grandezza, perchè ci spaventa. Se una totale accettazione di noi stessi non evade il peggio che c’è in noi, non evade neppure il meglio. – Nathaniel Branden “I sei pilastri dell’autostima -”

Laura Franceschi

Professionista del Benessere

L.4/13

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