Lo spunto per questo articolo mi è venuto proprio oggi che come giornata non prometteva proprio nulla di buono.
Risvegliarsi con la febbre e sentire tutti i classici sintomi dell’influenza diciamo che non predispone di certo al buon umore.
Però sai, ho imparato una cosa e devo dirti la verità, mi ci è voluto tanto tempo e questa cosa è settare la mente nel modo che desidero.
Cosa significa?
Ti faccio una premessa: un tempo ero una pessimista cronica, sai una di quelle ragazze che vedeva tutto nero, quelle mai soddisfatte del fisico, del peso, dei capelli, dei vestiti e dei partners (mettiamoci anche quelli! ?)
Un senso di frustrazione profonda e di nullità affondavano la mia vita. E poi come ho fatto? Beh, all’epoca non ero così tanto consapevole ed attenta e quindi pian piano sono sprofondata in una depressione ansiosa da paura. In quel periodo davo colpa a tutti, ai miei genitori, a mio fratello, al lavoro, al fidanzato, alle amiche stronze …. Tutto il mondo era mio nemico!
Fino a quando …. Come si dice, toccando il fondo hai due scelte o ci resti o decidi di risalire.
In quel periodo ebbi la fortuna di conoscere uno psicologo che dopo avermi ascoltata mi disse “se non decide di cambiare, sarà destinata ad essere una vittima per tutta la vita!”
Quelle furono per me parole che risuonarono dentro di me come una bomba. Come? Io vittima? Per tutta la vita? Ma non esiste!
Così iniziai il mio percorso di cambiamento. Non è stato facile ma sapevo che quello stato d’animo e quell’atteggiamento verso la vita non mi piacevano.
Non avevo la più pallida idea da dove iniziare ma l’intento di cambiare era forte e coerente.
Quando chiedi ti sarà dato, così entrando in una libreria i miei occhi si posarono su un libro di Louise Hay intitolato “Puoi guarire la tua vita”
“È il mio!” pensai e da lì tutta una serie di altre letture, Roy Martina, Wyne Dyer, Dale Carnegie, Nathaniel Branden, Joe Vitale, Stuart Wilde…
Attraverso i social ho conosciuto tante persone che mi hanno indirizzato verso nuovi studi esperimentando ogni volta su di me esperienze nuove aprendomi la strada verso la gratitudine.Ho imparato la gratitudine, quella vera, insieme alla solitudine, non c’è niente di più autentico dello stare soli con sé stessi e di farci pace, osservare i tuoi dolori e le tue paure con compassione, trattandoti con dolcezza e gentilezza, perché se è vero che la gentilezza apre tutte le porte, fidati che apre anche le porte del tuo cuore e della tua mente!
Attraverso questo nuovo modo di convivermi, ho imparato ad apprezzare ogni singola cosa intorno a me, dal letto che mi accoglie, al caffè che mi sveglia, l’acqua calda che mi lava, gli incontri con le persone vicine e poi ancora i suoni, i profumi, tutto, veramente tutto della mia quotidianità.
Imparando questo ho superato i momenti duri, quelli che ti strappano il cuore, quelli che vorrebbero farti precipitare nell’abisso della disperazione.
Ho scoperto quella scintilla luminosa e calda che non muore mai e sempre è dentro di me e con quella io tutti i giorni ho un motivo per cui essere grata, fosse anche solo aver aperto gli occhi stamattina.
Essere di buon umore è una scelta, sì, ma è un percorso di cui si deve lavorare e ci si deve allenare parecchio perché la nostra mente non è programmata per godere delle piccole cose.
Paradossalmente, il mondo che ci circonda ci vuole competitivi, sempre al top, sempre a bomba, mai contenti, in un mondo che annega nel consumismo e tutte le informazioni che ci arrivano, sono intrise di questo meccanismo.Per migliorare la propria vita non è sufficiente avere una bella casa, una grande auto e fantastici gioielli o vestiti se di base nella tua testa non hai gratitudine e consapevolezza e queste due cose non le puoi comprare, ci puoi solo arrivare passo dopo passo.Ci sono tante strade, tutte valide, tutte utili, ognuno poi va per risonanza e sceglie quella che più sente sua.La vita è il risultato delle nostre scelte.
Laura Franceschi
Professionista del Benessere